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Come gestire il tuo ecommerce (e non impazzire)

I dati parlano chiaro. Secondo il report Osservatorio eCommerce B2C, giunto alla sua ventunesima edizione e presentato a fine 2021 durante il convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm “eCommerce B2c: il futuro del Retail ha inizio qui”, in Italia l’eCommerce B2C è tornato a crescere con un ritmo simile a quello pre-pandemia. Ad aumentare, sebbene con un tasso più contenuto (+18%) rispetto a quello dello scorso anno (+45%), sono stati gli acquisti di prodotto, per un totale di fatturato che ha toccato i 30,5 miliardi di Euro.Non meno importante, poi, la crescita degli acquisti di servizio che, dopo la forte crisi del 2020, hanno segnato una ripresa (+36%) e raggiunto gli 8,9 miliardi di Euro.

Numeri interessanti, che devono far riflettere le aziende sulla necessità, oggi più che mai, di dotarsi di uno shop online che non sia solo bello e funzionale alla vendita ma che sia soprattutto utile all’utente, per un’esperienza d’acquisto piacevole e che eviti i tanto temuti carrelli abbandonati. Eppure, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: gestire un ecommerce significa fare un lungo lavoro di preparazione e di continuo aggiornamento che non si può limitare al caricamento dei prodotti, e nella speranza che qualcuno li acquisti. Perciò, in questo articolo vediamo insieme quali sono gli elementi da considerare quando si deve gestire un ecommerce, al fine di dotarsi di uno strumento performante per il proprio business e, allo stesso tempo, utile per l’utente che se ne serve.

La SEO è importante!

Parafrasando un noto film nostrano, che ci insegnava che “le parole sono importanti”, nell’era del digitale potremmo dire che la SEO è importante. Questo non vale solo per gli articoli di un blog o per le pagine di un sito ma anche (e soprattutto) per gestire un ecommerce al meglio: anche uno shop online, infatti, è un sito web che è dotato di testi che devono indicizzarsi per poter comparire tra le prime ricerche di Google and company, andando così a colmare per primi le necessità di un possibile cliente. Costruire schede prodotto, pagine e intere sezioni che siano in linea con una keyword & content strategy ponderata secondo le logiche SEO, dunque, aiuterà l’azienda a gestire un ecommerce al meglio.

Evita i carrelli abbandonati

Il più grande spauracchio di chi deve gestire un ecommerce è proprio quello di ritrovarsi con diversi (troppi) carrelli abbandonati, che equivale ad avere sotto mano possibili vendite ma non riuscire a chiuderle, per diversi motivi. Pertanto, è bene aiutare il prospect a finalizzare l’acquisto offrendogli un’ottima esperienza di navigazione (evitando così le frizioni e i possibili ostacoli all’acquisto) e seguendolo anche dopo che il carrello è stato abbandonato. Per farlo, è possibile mettere in campo l’automation che, con precise email di workflow, possono aiutare a fare chiarezza sul motivo per cui la vendita non è andata a buon fine e, allo stesso tempo, possono fungere da reminder ai più sbadati.

Offri la migliore esperienza post vendita

Come abbiamo visto, gran parte del lavoro deve essere finalizzato a offrire la migliore esperienza di acquisto ai tuoi clienti: solo in questo modo avrai la sicurezza di offrire un buon servizio e, così, chiudere le vendite e fidelizzare i tuoi clienti per aumentare il tuo business. Per farlo, la UX e l’usabilità del sito è importante, ma anche i testi possono venire in tuo aiuto: considera, per esempio, di mettere in campo una sezione di Q&A o di knowledge base per fornire un customer care immediato, ma anche di attivare chatbot e di esplicitare numeri di telefono per un contatto più umano e per non abbandonare mai i tuoi clienti, anche a vendita effettuata.

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